Settembre è arrivato e, come ogni anno, il mio giardino mi regala una delle sue sorprese più belle e inaspettate. Proprio ora, in questo periodo di transizione tra il caldo estivo e le prime frescure autunnali, una pianta magica emerge dal terreno nudo per regalare una fioritura spettacolare. Sto parlando del Giglio Belladonna, il cui nome botanico è Amaryllis belladonna.
Se ti sei imbattuto in questi fiori rosa a forma di tromba e ti sei chiesto cosa fossero, sei nel posto giusto. In questa guida completa, ti svelerò tutti i segreti per coltivare con successo questo gioiello del giardino, trasformando un semplice bulbo in una cascata di fiori mozzafiato.
Chi è il Giglio Belladonna? Una Stupenda Anomalia Botanica
Il Giglio Belladonna è una bulbosa perenne originaria del Sudafrica e, a differenza della maggior parte delle piante, segue un ciclo di crescita insolito. Le sue lunghe foglie verdi e nastriformi appaiono in autunno, crescono per tutto l’inverno e la primavera, per poi seccare e scomparire completamente a inizio estate. È a questo punto, quando il terreno sembra vuoto, che avviene la magia: a fine agosto o settembre, spunta un robusto stelo fiorale completamente privo di foglie, che porta un’infiorescenza a ombrello composta da 6 a 12 fiori rosa pallido.
Ma perché allora si chiama “Giglio di marzo”? Ti sei mai chiesto come mai in Italia, dove fiorisce a settembre, sia conosciuto anche con questo nome? La risposta si trova nel suo Paese d’origine. In Sudafrica, marzo non è un mese primaverile come per noi, ma è un mese autunnale. È lì che sboccia il Giglio Belladonna, e il nome è stato semplicemente mantenuto per tradizione. Per una scheda botanica più approfondita, puoi consultare la pagina dedicata all’Amaryllis belladonna della Royal Horticultural Society (RHS) (in inglese, ma ricca di informazioni).
Coltivazione Passo Dopo Passo: I Miei Consigli da Giardiniere

Nella mia esperienza, il Giglio Belladonna è una pianta robusta e poco esigente, l’importante è rispettare il suo ciclo vitale. Ecco come prendertene cura, dalla piantagione alla fioritura.
Scegliere la Posizione Ideale e Piantare il Bulbo
Il Giglio Belladonna ama il sole. Trova un angolo del tuo giardino o del tuo balcone che riceva almeno 6 ore di luce solare diretta al giorno. Il terreno deve essere ben drenato per evitare il marciume del bulbo. Un errore comune che vedo spesso è piantare il bulbo troppo in profondità. Il mio consiglio personale è di lasciare il “collo” del bulbo, cioè la parte superiore, a livello del terreno o leggermente esposto.
Per approfondire la preparazione del terreno, ti consiglio di leggere anche il nostro articolo Il Segreto di un Giardino Rigoglioso: Come Preparare il Terreno in Autunno.
Irrigazione e Concimazione
Questa è la parte più delicata.
- Irrigazione: Il Giglio Belladonna non ama l’acqua durante il suo riposo estivo (quando non ha foglie). Irrigalo solo quando vedi spuntare il fusto fiorale e, in seguito, quando le foglie sono presenti.
- Concimazione: Concima leggermente in primavera, quando le foglie sono ben sviluppate, utilizzando un fertilizzante a basso contenuto di azoto. Nella mia esperienza, un eccesso di concime favorisce lo sviluppo delle foglie a scapito dei fiori.
Il Ciclo di Vita del Giglio Belladonna in Italia
Considerando il nostro clima, la pianta si comporta in modo leggermente diverso a seconda della regione. Ecco una panoramica che ho raccolto nella mia esperienza e osservando diversi giardini.
Macro-area Geografica | Periodo di Piantagione | Periodo di Fioritura | Note sulla Coltivazione |
Nord Italia | Fine estate | Settembre | Predilige posizioni protette, magari vicino a un muro esposto a sud. Coprire il terreno con una pacciamatura per proteggere il bulbo dal gelo invernale. |
Centro Italia | Fine estate/inizio autunno | Agosto-Settembre | Non necessita di particolari protezioni, se non in caso di inverni eccezionalmente rigidi. |
Sud e Isole | Autunno | Agosto-Settembre | Cresce spontaneamente in molte zone. Necessita di poca irrigazione e tollera bene il caldo. |
Domande Frequenti (FAQ)
Quando si taglia il fiore appassito?
Puoi tagliare lo stelo del fiore alla base quando è completamente appassito. Non rimuovere le foglie che spunteranno in seguito, perché sono essenziali per nutrire il bulbo per la fioritura dell’anno successivo.
Perché il mio bulbo non fiorisce?
Le cause più comuni sono una piantagione troppo profonda o la mancanza di sole. Un bulbo deve riposare in estate per accumulare energia per la fioritura.
Posso coltivare il Giglio Belladonna in vaso?
Assolutamente sì. Scegli un vaso profondo, con un ottimo drenaggio, e posizionalo in un luogo soleggiato. Ricorda di non lasciare mai acqua nel sottovaso.
Il Giglio Belladonna ci insegna che non tutto avviene secondo il calendario che conosciamo. Ci invita a rispettare i suoi ritmi, a prenderci cura di lui quando sembra assente, per poi sorprenderci con una fioritura inaspettata. È un’aggiunta di grande valore estetico per un giardino o un balcone, e un fiore perfetto per completare la bellezza del tuo spazio verde a fine estate, insieme ad altri tesori come l’Anemone Giapponese.
E tu, hai già avuto la fortuna di vederlo fiorire? O hai intenzione di piantarlo? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!

Giardiniere Professionista a Forte dei Marmi.
Da oltre 10 anni progetto e curo alcuni dei giardini più belli della Versilia.
In questo blog (Fioritura Continua) condivido la mia esperienza per aiutarti a trasformare il tuo spazio verde in una piccola opera d’arte vivente.